Vai al contenuto Vai alla ricerca Vai al contatti Vai alla mappa del sito

Nel 1964 IBM presentò un calcolatore controllabile attraverso comandi vocali.
Le persone potevano risolvere piccoli calcoli comunicandoli all’apparecchio attraverso un microfono.

Da allora sono stati compiuti passi da gigante nei settori della intelligenza artificiale e del machine learning.

Gli assistenti vocali sono oggi protagonisti della nostra vita quotidiana

ARAG Tutela Legale Famiglia #Next!

La tua famiglia è la cosa più importante che hai: proteggila da ogni imprevisto.

Cos'è un'assistente vocale?

È un dispositivo che esegue ordini ricevuti dalle persone.

Grazie a un sistema di riconoscimento vocale, e di comprensione del linguaggio, l'assistente vocale riconosce le parole umane pronunciate e le traduce in un’azione.
Per esempio l'utente dice “buongiorno, che cosa devo fare oggi?” e l'assistente risponde "devi andare in banca".

L' assistente può per esempio gestire l’agenda, impostare la sveglia, leggere le ultime notizie, dare informazioni sul meteo, diffondere musica.

L' uso degli assistenti vocali (detti anche smart assistant) è in costante e rapida espansione.
Secondo alcune previsioni entro il 2024 il loro numero raggiungerà a livello globale 8,4 miliardi di unità.

L'assistente vocale quando ci ascolta?

Per funzionare l’assistente vocale deve capire quando abbiamo bisogno di lui.

Per fare ciò l’assistente rimane in uno stato di dormiveglia (cosiddetto passive listening): non è attivo ma potrebbe potenzialmente sentire le nostre conversazioni tramite il microfono ed eventualmente anche vedere le nostre azioni mediante la telecamera.

È evidente che i dati raccolti potrebbero riguardare anche informazioni personali e sensibili.

Meglio quindi limitarne l‘uso a quando sono effettivamente necessari, disattivando il microfono o la telecamera o entrambi gli strumenti se non ci servono.

Comunque le società che producono gli assistenti vocali li hanno via via migliorati, chiarito quello che registrano e, soprattutto, previsto anche un comando per ridurre la loro possibilità di ascolto.

L’ assistente vocale si attiva solo pronunciando la cosiddetta parola di attivazione?

Si, a livello teorico è così.

In pratica se viene pronunciata una parola simile a quella di attivazione potrebbe partire in modo accidentale la fase di registrazione nel dispositivo.

Si consiglia pertanto di scegliere con cura la parola di attivazione, evitando nomi di uso frequente che potrebbero causare attivazioni involontarie dell’assistente.

Un hacker potrebbe prendere possesso dell’assistente vocale da remoto?

Si, esiste questa possibilità.

Un malintenzionato potrebbe per esempio attivare il microfono del dispositivo senza che l’utente se ne renda conto.

Per prevenire attacchi esterni è indispensabile configurare il nostro assistente in modo adeguato mediante uso di password complessa, cambio periodico della password e verifica regolare della protezione antivirus.

È molto importante sapere come vengono trattati i nostri dati personali.

Prima di usare l'assistente vocale occorre capire: quali e quante informazioni vengono acquisite; chi e come potrebbe ricevere i dati raccolti; dove sono conservati questi dati e per quanto tempo.

Trovare il tempo di leggere l'informativa sul trattamento dei dati personali è il miglior modo per difendere la nostra privacy.

L'informativa sul trattamento si trova nella confezione del dispositivo oppure sul sito dell’azienda che vende il prodotto.

Se il sistema operativo dell’assistente vocale o la relativa app di gestione prevedono delle impostazioni privacy è opportuno controllarle e regolarle sui livelli di protezione desiderati.

Quali dei nostri dati dobbiamo mantenere segreti?

 

Memorizzare nel dispositivo informazioni delicate, come password, codici di accesso al telefono e/o al computer e numeri delle carte di credito, è una cosa assolutamente da evitare.

L'assistente vocale potrebbe inoltre avere accesso ai dati del dispositivo in cui è installato (per esempio foto e rubrica dello smartphone).
Meglio verificare anche questo aspetto.

Infine, per tutelare i minori, è preferibile limitare l’accesso al servizio ai soli utenti adulti

Il regolamento sulla privacy si applica agli assistenti vocali?

 

Il Regolamento (UE) 2016/679 in materia di protezione dei dati personali (GDPR) prevede che i sistemi elettronici siano prodotti e configurati per ridurre al minimo la raccolta e il trattamento di dati personali.

Deve essere inoltre garantita la trasparenza riguardo al trattamento dei dati personali.

Tali principi generali devono essere rispettati anche dai produttori di assistenti vocali.

Gli assistenti vocali rendono la vita più semplice

Gli assistenti vocali sono una caratteristica sempre più comune di molti dispositivi elettronici di consumo.
Non vanno identificati solo negli smart speaker ma si possono trovare anche negli elettrodomestici, negli orologi, nelle automobili.

In una smart home gli assistenti vocali possono collegarsi con altri dispositivi e quindi, per esempio, permettere di accendere o spegnere le luci, regolare il riscaldamento, cambiare canale sulla tv.

Dunque, a parte i potenziali rischi sopra evidenziati, questi dispositivi possono sicuramente semplificare e migliorare tanti aspetti della vita quotidiana delle persone, in particolare di quelle anziane e/o con disabilità.

 

Ti è stato utile questo articolo?

 

Una polizza di tutela legale serve per difendere i propri diritti in materia di privacy, ma anche in caso di truffe on line e di furto di identità.

Per altri esempi di vita quotidiana in cui una polizza ARAG è indispensabile visita questa pagina

Potrebbero interessarti anche...

Contatti e servizi