Se ti anticipano il volo di oltre un'ora puoi chiedere un risarcimento
Un regolamento della Unione Europea ti tutela
Può accadere che una compagnia aerea, senza cambiare il numero del volo, e quindi senza cancellarlo formalmente, ne anticipi l’orario di partenza.
Questa variazione dell'orario originario del volo è priva di conseguenze? No.
La Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) ha infatti dichiarato, in una recente sentenza, che l’anticipazione dell’orario di partenza di un volo può essere equiparata, in presenza di certe condizioni, ad una effettiva cancellazione, con conseguente possibilità di richiedere un risarcimento fino a 600 € per i disagi subiti.
Vediamo insieme come questa sentenza (la n.146 del 21.12.2021) amplia molto la tutela dei passeggeri dei voli aerei.
L'obiettivo principale del regolamento n. 261/2004 è garantire un elevato livello di protezione per i passeggeri dei voli aerei.
Grazie a questo regolamento comunitario si può chiedere un risarcimento in denaro se si subisce una cancellazione o un ritardo del volo ingiustificati (che la compagnia aerea avrebbe potuto evitare).
La Corte di Giustizia nella sentenza 146/2021 ha interpretato in modo estensivo la definizione di "cancellazione" contenuta nell'articolo 2, lettera l), del regolamento n. 261/2004.
Secondo la Corte la «cancellazione del volo» va interpretata nel senso che essa comprende anche la situazione in cui un volo è oggetto di "un'anticipazione significativa".
Cosa significa anticipazione "significativa"?
Occorre distinguere due ipotesi:
- se l'anticipazione del volo, prima dell'orario di partenza, è pari o inferiore ad un'ora, il vettore aereo non deve pagare la compensazione pecuniaria ai passeggeri; in questo caso l'anticipazione del volo è da considerarsi "trascurabile";
- se invece l'anticipazione del volo è superiore ad un'ora allora si tratta di una anticipazione "significativa" che equivale ad una cancellazione.
I passeggeri possono di conseguenza chiedere la compensazione pecuniaria (di cui all'articolo 7 del regolamento 261/2004).
La somma forfettaria che si può richiedere è pari 250, 400 o 600 euro, in base alla distanza che il volo deve percorrere.
Secondo la Corte un volo che viene anticipato di molto, rispetto all'orario che era stato comunicato, provoca gravi disagi ai passeggeri, al pari di un ritardo di un volo.
Il volo anticipato di oltre 60 minuti fa perdere a chi viaggia la possibilità di disporre liberamente del proprio tempo nonché di organizzare il viaggio o il soggiorno in funzione delle proprie aspettative.
Attenzione però: il pagamento della compensazione pecuniaria non è automatico.
Dipende da quanto preavviso la compagnia aerea dà ai passeggeri circa il cambiamento di orario.
Maggiore è il preavviso con cui la compagnia aerea informa il passeggero in merito alla anticipazione del volo, maggiore è la probabilità che essa, nonostante l’anticipazione del volo, non sia obbligata a pagare una somma come risarcimento.
Per esempio se la comunicazione di anticipazione del volo perviene al passeggero più di 14 giorni prima della partenza, il passeggero non ha in ogni caso diritto al risarcimento.
La Corte di Giustizia Europea ha anche chiarito che il passeggero che prenota un volo tramite un intermediario - un tour operator o un’agenzia di viaggi, anche on line - deve essere adeguatamente informato circa le variazioni degli orari del volo e spetta alla compagnia aerea l'onere di provare che il passeggero è stato avvertito.
Chi viaggia in aereo deve essere avvisato direttamente dalla compagnia aerea circa l'anticipazione del volo.
Se invece la compagnia aerea trasmette l'informazione circa la variazione di programma solo all’agenzia o al tour operator ciò non è sufficiente per considerare il passeggero informato dell'anticipazione del volo (sentenza della Corte del 21 dicembre 2021, nella causa C‑263/20).