Ritardi e disagi in treno: i passeggeri non devono subire la disorganizzazione dei servizi di trasporto
Le aziende ferroviarie sono responsabili per i disagi dei passeggeri in caso di ritardi prolungati o interruzioni del servizio, e possono essere obbligate a risarcire i danni esistenziali causati da situazioni come queste.
Questo è quanto ha stabilito una sentenza della Corte di Cassazione (la n. 28244/2023) che riguarda tutti i cittadini che viaggiano in treno.
La vicenda era nata dal caso di un pendolare rimasto bloccato su un treno regionale per 24 ore, senza cibo né assistenza.
A causa di una nevicata straordinaria tra Roma e il basso Lazio, i passeggeri si erano trovati isolati per quasi un giorno intero, al freddo e senza la possibilità di dormire o nutrirsi adeguatamente. In seguito, Trenitalia era stata portata in tribunale dal pendolare, che aveva chiesto il risarcimento per il disagio subito.
Il Giudice di Pace di Cassino aveva dato ragione al passeggero, condannando Trenitalia a pagare sia un indennizzo economico per il ritardo, sia una somma aggiuntiva di 400 euro come risarcimento per il danno esistenziale.
Trenitalia aveva contestato questa decisione, ma sia il Tribunale di Cassino sia la Corte di Cassazione avevano confermato la sentenza.
La Corte di Cassazione ha chiarito che le aziende ferroviarie hanno il dovere di informare i passeggeri e di prendere misure adeguate per ridurre i disagi quando sono previste condizioni meteorologiche avverse. Nel caso in questione, i bollettini meteo erano stati chiari: le ferrovie avrebbero potuto prevedere la nevicata e organizzarsi per garantire l’assistenza necessaria, senza lasciare i passeggeri bloccati e privi di risorse.
La Corte ha inoltre sottolineato che i diritti dei passeggeri sono garantiti dalla Costituzione, compresa la libertà di movimento e l’autodeterminazione, diritti che non possono essere violati dalle disorganizzazioni dei servizi di trasporto.
Grazie a questa sentenza, chi viaggia in treno avrà uno strumento in più per tutelarsi e ottenere giustizia in caso di gravi disservizi.
Il messaggio della Cassazione è stato chiaro e rappresenta un precedente importante: se le aziende ferroviarie non comunicano adeguatamente le previsioni di possibili disagi o non forniscono assistenza in caso di ritardi prolungati, i passeggeri potranno richiedere un risarcimento non solo per il ritardo ma anche se il loro benessere personale è stato compromesso.
Questa decisione ha messo in primo piano i diritti dei cittadini, responsabilizzando le aziende ferroviarie a garantire viaggi sicuri e dignitosi, anche in caso di emergenze o situazioni impreviste.
In collaborazione con:
Studio Legale Associato Franciosa – Passini
Viale Mazzini, 123
00195 Roma
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