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16/10/2017

Lo notiamo ogni giorno: sulle strade italiane circolano sempre più veicoli con targa straniera.

Ciò è dovuto non solo all’abbattimento delle frontiere in gran parte d’Europa e al conseguente aumento dei rapporti commerciali internazionali, ma anche ai tanti cittadini stranieri residenti in Italia che utilizzano quotidianamente veicoli immatricolati all’estero. Quella di trovarsi coinvolti in un incidente stradale con un veicolo immatricolato e assicurato all’estero è oggi un’ipotesi tutt’altro che infrequente.

Cosa fare in questo caso?

Niente panico! Non saremo costretti a chiedere il risarcimento del danno alla compagnia bulgara scrivendo in cirillico!

La legge stabilisce infatti una procedura semplificata, in base alla quale il risarcimento del danno subìto va richiesto ad un ente nazionale, l’Ufficio Centrale Italiano (UCI). A tale ente è affidata la gestione delle procedure relative al risarcimento dei danni causati sul territorio italiano da veicoli immatricolati o registrati negli stati esteri aderenti al sistema della Carta Verde.

Per attivare L’UCI è sufficiente inviare una richiesta di risarcimento tramite lettera raccomandata con avviso di ricevimento presso la sede di Milano in Corso Sempione 39 o a mezzo di posta elettronica certificata all’indirizzo uci@pec.ucimi.it.

La richiesta deve obbligatoriamente specificare:

ARAG Tutela Legale Circolazione #Next!

Non rinunciare a difendere i tuoi diritti.
In caso di incidenti o imprevisti in strada affidati ad ARAG.

 
  • I dati del richiedente;

  • La data e il luogo dell’incidente;

  • La nazionalità e la targa del veicolo estero;

  • La marca e il modello del veicolo estero;

  • La descrizione della dinamica dell’incidente;

  • Gli estremi dell’autorità eventualmente intervenuta;

Inoltre, qualora sia stata redatta, dovrà essere allegata copia della constatazione amichevole d’incidente (modulo CID).

Per una più rapida evasione della richiesta si rivela utile fornire anche:

Nome della compagnia di assicurazione del veicolo estero;

Generalità del proprietario e del conducente del veicolo estero;

Copia della Carta Verde del veicolo estero;

Copia dei documenti eventualmente forniti dal conducente estero.

Attenzione! È necessario quindi che la lesione non consista in meri disagi o fastidi agevolmente superabili. Inoltre, quando il veicolo estero è un autoarticolato, le informazioni devono essere riferite alla motrice.

Alla ricezione della richiesta di risarcimento, un altro soggetto entra in gioco: la trattazione della procedura di liquidazione viene affidata dall’UCI ad una Compagnia di assicurazioni italiana che rappresenta sul nostro territorio la compagnia che assicura il mezzo immatricolato all’estero. Sarà questa compagnia a disporre la perizia per la valutazione del danno, valutare la responsabilità e formulare l’offerta di risarcimento o motivare il diniego.

Tuttavia, se la trattativa stragiudiziale (compreso il procedimento di negoziazione assistita) non dovesse andare a buon fine e fosse necessario iniziare un giudizio, davanti al giudice dovremo portare l’Ufficio Centrale Italiano e non la compagnia delegataria.

E se il veicolo non fosse assicurato?

In questo caso l’UCI lo comunicherà e la domanda andrà rivolta al Fondo di Garanzia Vittime della Strada tramite richiesta alla Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici), con sede a Roma (www.consap.it), che a sua volta nominerà una compagnia per la trattazione.

Se il veicolo straniero non fosse identificato, ad esempio nel caso di fuga, il Fondo interverrà per il solo risarcimento delle lesioni fisiche e non per i danni materiali, a meno che non vi siano lesioni personali gravi. In quest’ultimo caso, oltre alle lesioni personali gravi verranno risarciti anche i danni materiali, applicando però una franchigia.

Come fare la richiesta di risarcimento?

Compilando il modello presente sul sito web dell’UCI.

Che cosa può offrirti ARAG?

Anche in questa situazione essere assicurati con una polizza di Tutela Legale ARAG diventa quasi indispensabile! Sarà infatti la compagnia stessa ad attivare i legali e i periti per far si che l’attività di recupero danni vi faccia ottenere tutto ciò che vi spetta, fino all’ultimo euro.

Chi possiede la polizza ARAG Circolazione Protetta ha una doppia ciambella di salvataggio: difende i propri diritti e non paga le spese legali.

Si avverte che questo testo ha carattere meramente informativo e non può sostituirsi ad una consulenza da parte di un professionista qualificato sul caso specifico. In nessun caso la compagnia può essere ritenuta responsabile dell’utilizzo che ne possa essere fatto.

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