L'Omicidio Nautico diventa legge: cosa cambia con la nuova normativa
Il testo che introduce nell' ordinamento giuridico il reato di omicidio nautico ed il reato di lesioni personali nautiche diventa Legge con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale: Legge 26 settembre 2023, n.138 (GU Serie Generale n.237 del 10-10-2023).
Omicidio stradale e nautico ora sono sullo stesso piano!
Questa importante modifica legislativa introduce una serie di pene e sanzioni per regolamentare situazioni in cui la negligenza o la violazione delle norme sulla navigazione marittima o interna conducono alla morte di una persona.
Il testo prevede pene severe per coloro che, a causa della propria negligenza o violazione delle norme di navigazione, causano la morte di un individuo mentre si trovano alla guida di un'imbarcazione da diporto. La pena base per l'omicidio nautico va da due a sette anni di reclusione.
Le sanzioni diventano più severe se l'omicidio avviene in determinate circostanze. In particolare, chiunque commetta l'omicidio nautico in stato di ebbrezza alcolica con un tasso superiore a 1,5 g/l o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope affronterà una reclusione da otto a dodici anni.
Se il conducente dell'imbarcazione è in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico compreso tra 0,8 g/l e 1,5 g/l e sta trasportando persone o merci, la pena è anch'essa da otto a dodici anni. Se la condizione di ebbrezza si trova nella stessa fascia di tasso alcolemico ma non coinvolge attività di trasporto di persone o cose, la pena varia da cinque a dieci anni.
Sono previste anche aggravanti per coloro che adoperano un'imbarcazione da diporto senza la patente appropriata o se la patente è stata sospesa o revocata (nei casi in cui fosse richiesta). In questo caso, si applicano pene specifiche.
Se l'evento causa la morte di più persone oppure la morte di una o più persone insieme a lesioni su altre persone, si applica la pena che si dovrebbe infliggere per la più grave delle violazioni aumentata fino al triplo, ma senza superare i 18 anni di reclusione.
Tuttavia, la pena può essere ridotta fino alla metà se l'evento non è una diretta conseguenza dell'azione o dell'omissione del colpevole.
Oltre alle disposizioni sull'omicidio nautico, la legge modifica anche altre sezioni del codice penale per includere la disciplina delle lesioni gravi o gravissime dovute alla violazione delle norme sulla navigazione marittima o interna. In particolare, questa estensione si applica anche alle lesioni personali gravi o gravissime causate dalla negligenza del conducente di un'imbarcazione, punendo rispettivamente con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o da 1 a 3 anni.
Anche in questo caso sono previste aggravanti (le stesse delle lesioni stradali) per l'aver commesso il fatto in stato di ebbrezza.
La legge ha anche impatti sulle procedure in materia di arresto in flagranza, con l'introduzione di nuovi criteri per l'arresto obbligatorio in flagranza, in particolare per i casi di omicidio nautico con determinate aggravanti come ad esempio lo stato di alterazione del conducente (dovuto ad uso di sostanze stupefacenti o ad ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l o compreso tra 0,8 g/l e 1,5 g/l se il conducente dell'imbarcazione esercita attività di trasporto di cose o persone) e l’arresto facoltativo in flagranza, per il delitto di lesioni nautiche gravi o gravissime aggravato dallo stato di alterazione (dovuto ad uso di sostanze stupefacenti o ad ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l).
Tuttavia, è importante notare che l'arresto obbligatorio in flagranza non verrà effettuato se il conducente si ferma immediatamente dopo l'incidente per prestare soccorso e si mette a disposizione delle autorità giudiziarie.
La nuova legge sull'omicidio nautico rappresenta un importante passo avanti nella regolamentazione della sicurezza nella navigazione marittima ed interna in Italia, stabilendo responsabilità chiare in caso di incidenti mortali o gravi ed introducendo pene più severe per coloro che mettono a rischio la vita degli altri a causa della loro negligenza o comportamento irresponsabile.
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