La mini riforma del Codice della Strada è legge
21/09/2020
All’interno del Decreto Legge Semplificazioni (D.Lgs.76/2020), convertito in legge con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n.228 del 14 settembre scorso, all’articolo 49 sono state inserite anche alcune modifiche al Codice della Strada che, per la loro portata, vanno a costituire una vera e propria “mini-riforma”.
Per quel che attiene alla circolazione delle biciclette, assistiamo alla creazione di un vero e proprio pacchetto a loro tutela. Altre novità hanno come denominatore comune quello di attribuire ai Comuni maggiore libertà nel gestire il traffico cittadino e riguardano ad esempio la nuova disciplina delle ZTL, il conferimento del potere di multa anche a netturbini e controllori degli autobus e nuove regolamentazioni degli autovelox.
Viene anzitutto concessa la possibilità di installare gli autovelox in città, fino ad oggi vietati sulle strade urbane e di quartiere.
Il Prefetto, per l’eventuale autorizzazione, valuterà le risultanze della Polizia stradale su incidentalità e caratteristiche della strada.
Con la riforma, dunque, le strade urbane vengono equiparate a tutte le altre.
In tema di zone a traffico limitato, vengono abrogate le norme (Dpr 250/1999) che obbligavano le amministrazioni a ottenere il permesso da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul posizionamento delle telecamere per limitare gli accessi nei centri storici.
Da ora in poi i Comuni saranno quindi più liberi nell’istituire e gestire la Zona a traffico limitato (Ztl).
Con il Decreto Semplificazione viene introdotta nel CdS la “strada urbana ciclabile” a unica carreggiata e con apposita segnaletica verticale e orizzontale, dove chi guida dovrà dare sempre precedenza ai velocipedi. Un’altra novità riguarda la possibilità di creare delle “corsie ciclabili per doppio senso ciclabile” sulle strade cittadine dove il limite massimo di velocità sia inferiore o uguale a 30 km/h, sulla sinistra rispetto al senso di marcia e con andamento inverso rispetto alla via principale.
Viene data inoltre la possibilità ai Comuni di istituire delle “zone scolastiche urbane”, dove a certe ore del giorno (verosimilmente concomitanti con l’ingresso e l’uscita di scolari e studenti) venga vietata la circolazione delle auto e si permetta alle bici di utilizzare le corsie riservate ai mezzi pubblici.
Gli ausiliari della sosta ottengono ora lo status di pubblico ufficiale e la conseguente possibilità di contestare le infrazioni, imporre le rimozioni e redigere i verbali sia nelle aree di sosta a pagamento che in quelle libere.
Anche i controllori degli autobus avranno il compito di regolare non solo la sosta e la fermata, ma anche la circolazione “sulle corsie e strade dove transitano i veicoli adibiti al servizio di linea”, esattamente come i “dipendenti delle aziende municipalizzate o delle imprese addette alla raccolta dei rifiuti urbani alla pulizia delle strade”, con la precisazione per cui le loro multe sono limitate alle violazioni “connesse all'espletamento delle predette attività”.
Facciamo attenzione quindi!
È importante rispettare i limiti di velocità, soprattutto nei centri abitati ma, se riteniamo di essere stati sanzionati ingiustamente, le recenti versioni della polizza ARAG Tutela Legale Circolazione prevedono anche l’opposizione alla contestazione del superamento dei limiti di velocità, con il rimborso delle spese legali e peritali in caso di accoglimento del ricorso.
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