La nostra soglia di attenzione alla guida si abbassa enormemente nelle ore notturne e dopo le 14.
Ma anche nelle prime ore del mattino occorre prestare maggiore attenzione.
Quando si guida nelle fasce orarie "a rischio", e si avverte una infinita stanchezza, meglio fermarsi subito in un’area di sosta e dormire per recuperare la condizione ottimale.
E’ importante adottare sempre la massima cautela, gli incidenti mortali in Europa sono purtroppo ancora molti.
Se vuoi conoscere i dati visita questo sito.
Incidente stradale causato da un colpo di sonno
18.11.2022
La stanchezza ed il torpore sono i tipici segnali d'allarme di un colpo di sonno.
Chi guida dovrebbe fermarsi subito e riposare.
Molto spesso ciò non accade: la sonnolenza alla guida provoca infatti circa 1/5 degli incidenti stradali.
Quali possono essere le ripercussioni legali per chi guida assonnato?
Vediamole insieme.
Il colpo di sonno alla guida non è una scusante
Chi causa un incidente per un improvviso colpo di sonno non solo risponde dei danni cagionati ma è anche soggetto ad una multa per non aver prestato la dovuta cautela.
Il colpo di sonno alla guida, infatti, non può essere considerato come un malore improvviso o come una causa di forza maggiore, ma è un evento prevedibile ed evitabile.
Secondo l’art. 141 del Codice della Strada “Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile”.
Chi viola l'art. 141 del codice della Strada, guidando in condizioni di non sicurezza, rischia una multa da 42 a 173 euro.
Colpo di sonno e omicidio stradale
Se un conducente per un colpo di sonno viola il codice della strada (per esempio passa con il semaforo rosso) e provoca, al contempo, il ferimento o addirittura la morte di una o più persone, la situazione si complica enormemente.
Per il reato di omicidio stradale è prevista una pena fino a 18 anni di reclusione.
Secondo la Cassazione è legittimo ipotizzare il reato di omicidio stradale “qualora siano presenti elementi idonei a far ritenere che la perdita di controllo del veicolo sia stata determinata non da un malore ma da un altro fattore non imprevedibile (sonno, stanchezza), che avrebbe dovuto indurre il conducente a desistere dalla guida” (Cassaz. sentenza 27410/2018).
Disturbo del sonno cronico
Un disturbo del sonno cronico può essere motivo di mancato rilascio o rinnovo della patente da parte della commissione medica locale, quando viene accertato che il guidatore soffre di disturbi del sonno tali da impedire una guida regolare e in sicurezza.
Il decreto del Ministero dei Trasporti 22/12/2015 dispone infatti che “la patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave e incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell’attenzione non adeguatamente controllate con le cure prescritte”.
In collaborazione con:
Studio Legale Associato Franciosa - Passini
Viale Mazzini, 123
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